venerdì 6 gennaio 2017

Step 25: Sintesi finale

Come un volo di ritorno, è giunto il momento di rimettere i piedi a Terra, la stessa che ci ispira pensieri e parole, con cui ho cercato di comunicarvi concetti e sensazioni riguardo alla ricerca di questo blog.
La mia analisi sul castagno scuro mi ha condotto a muovere le mie riflessioni sul selvaggio, epoca in cui la scoperta dell'uomo muoveva i suoi primi passi nel mito, che lascerà spazio a personaggi, i quali nello scorrere del tempo creeranno la saggezza popolare
La mia introduzione vuole accompagnarvi nel dettaglio di un remoto documento con cui fondamentalmente questo colore ci appartiene in ogni sua sfumatura: nella modanel design e nella continua evoluzione dell'architettura.
In qualsiasi forme di espressione, lingue, l'uomo ha cercato e trovato il significo dei colori attraverso la scienza e la chimica, classificandoli in codice di colori e abecedari, per una complessa ma eloquente spiegazione di essi.
L'anatomia del colore castagno mi ha portato ad un'analisi sicuramente più sentimentale di esso, ad esempio l'amore per la musica, per il cinema, o un semplicissimo fumetto, che possono allietare un grigio pomeriggio.
Come l'emozione di un pittore nella sua opera, la nascita di un nuovo squisito piatto in cucina, tutto funziona come un preciso brevetto nella mia testa, che elabora emblemi ed immagini di questo colore, come una pubblicità perfetta e precisa all'ora di cena, studiata per lasciare un'orma, ben impressa nelle nostre menti.

mercoledì 21 dicembre 2016

Step 24: La "nuvola del colore"

Nella rappresentazione della nuvoletta, legata al colore castagno scuro, ho scelto l'orma, perché mi richiama l'impronta di piede umano o zampa di animale lasciata sul terreno, sulla terra, sul fango, di solito di colore brunastro.


Step 23: Nel selvaggio

Il castano scuro, in stretto contatto con il marrone, è il colore che ci rimanda immediatamente al bosco, alle foreste, al selvaggio insomma. 


Gli uomini della preistoria sono strettamente collegati al selvaggio, e le loro prime abitazioni furono le grotte. Proprio sulle parati di esse furono trovati numerosi dipinti, che a loro volta rappresentavo animali "selvaggi", quali bisonti, cervi, mammut. 


Le 12 settembre 1940 quattro adolescenti francesi (Marcel Ravidat, Jacques Marsal, Georges Agnel e Simon Coencas) scoprirono le Grotte di Lascaux, un complesso di caverne nella Francia sud-occidentale, vicino al villaggio di Montignac, nel dipartimento della Dordogna, dove sono situati questi dipinti risalenti a circa 17,3 mila anni fa.




Gli uomini primitivi dipingevano queste immagini probabilmente per poi utilizzarle in riti religiosi, celebrati per propiziare una buona caccia e per demarcare i propri territori. 
Gli animali nella Grotta di Lascaux sono raffigurati con vivacità e in una grande varietà di posizioni e atteggiamenti. Sono visti di lato, chiusi da una linea rapida. Il disegno è poco elaborato, ma coglie gli elementi importanti. 
I colori erano applicati con le dita, soffiati con la bocca e, successivamente, distribuiti con tamponi di fibre vegetali o utilizzando rudimentali pennelli. In molte pitture rupestri le figure sono state incise sulla roccia prima di essere dipinte; esse sono contornate da segni e sfumature brune o nere che danno plasticità e movimento ai corpi. La sporgenza della roccia è stata utilizzata per suggerire il volume dei corpi dei bisonti.

mercoledì 14 dicembre 2016

Step 22: Nell'architettura

The Steel House, è un opera architettonica situata nella città di Ransom Canyon, in Texas.


Progettata e costruita dall'architetto Robert Bruno, il quale la iniziò nel 1974, rimase incompiuta al momento della sua morte, nel 2008. Realizzata in Acciaio Corten, ha un peso di 110 tonnellate, è sviluppata su tre piani con una superficie di 2200 piedi quadrati. Si trova sul versante di una collina con un piccolo lago ai suoi piedi.


martedì 6 dicembre 2016

Step 21: I protagonisti

Come già riportato in uno step precedente, il castagno scuro, nel passato, è stato un colore spesso associato alle classi sociali più povere. San Francesco D'Assisi è uno dei maggiori esponenti di questi ceti inferiori.



Francesco è spesso raffigurato con una veste marroncina, comunemente chiamata saio. Quest'abito fu indossata anche dai frati dell'ordine francescano. Ha una particolare valenza penitenziale perché realizzato con tessuti molto grossolani ed a forma di sacco, con delle maniche larghe e legato alla vita con un cordone.


Nell'attualità il color castagno ci riporta in mente Mr. Bean, il famoso personaggio immaginario interpretato dall'attore britannico Rowan Atkinson.

Mr. Bean indossa sempre lo stesso vestiario formale, composto da giacca di tweed marrone, camicia bianca, cravatta rossa e pantaloni marrone scuro. Porta sempre con se Teddy, il suo inseparabile orsetto di peluche.

Step 20: Nella moda

Il castagno scuro è un colore molto particolare nel vestiario, non banale, ma se saputo portare dona eleganza e raffinatezza. 

Ashlee Simpson, cantante ed attrice statunitense, ne è un esempio perfetto. Per l'inaugurazione del Marquee-The Star Nightclub, a Sydney, nel 2012, l'artista ha indossato l'abito da sera griffato Roberto Cavalli.

Step 19: Anatomia di un colore

Il color castagno scuro lo associamo, come già detto, alla castagna. Ma questa volta voglio parlavi di una castagna magica! Nella mia infanzia, mia nonna spesso mi ricordava di andare nel viale principale del mio paese, e raccogliere due di queste castagne...ma perché? Curano il raffreddore! 



Queste castagne, chiamate castagne matte sono il frutto dell’ippocastano, e non del castagno. Gli ippocastani vengono utilizzati come piante ornamentali nei viali alberati delle città e le sue castagne sono tossiche, quindi non commestibili. In passato venivano triturate e date da mangiare ai cavalli per curare l’asma e il raffreddore. Quando ci si accorse che gli animali ne traevano sollievo, si cominciarono a testare anche sull'uomo e fu così che nacque la leggenda: le persone ne tenevano sempre un paio con sé in modo da poterle masticare nel caso cominciassero a sentire i sintomi dell’influenza.
Inoltre questo colore è il colore della terra, del tronco degli alberi, dell’amore per le proprie origini, della stabilità, della sicurezza della propria casa, della prudenza, della pazienza e della tenacia. E da questo voglio collegarmi ancora una volta alla fase iniziale della mia vita, quando mio padre mi portava "per funghi".
Il mio paese è circondato da montagne e quindi da boschi, dove nascono questi ambiti miceti.

Questi luoghi sono un mix di marrone, dovuto alla terra o al fusto delle piante, e il verde. Regna il silenzio assoluto, interrotto dal cinguettio degli uccelli. I raggi di sole che filtrano attraverso le foglie donano un opaca luminosità. Insomma, un ottimo posto per fare una rilassante passeggiata, ma non se sei in cerca di funghi! Concentrazione al massimo e occhi sempre aperti sono ingredienti fondamentali per fare una bella scorpacciata di porcini.


Sono molto difficili da scovare, in quanto si confondono perfettamente con l'ambiente circostante, e non sono presenti in grandi quantità. Ma la fatica per trovarli viene ampiamente ripagata a tavola.